Prima Ora

2023-01-12 15:52:01 By : Ms. Kelly Chen

Buongiorno, una spettacolare e promettente fusione nucleare, una maxi tangente a Bruxelles, il primo sì al decreto antirave, le critiche di Meloni all’Europa, la guerra in Ucraina che continua e il 3-0 dell’Argentina, che sconfigge la Croazia e diventa la prima finalista dei Mondiali del Qatar.

Questo è il menu di oggi , ma per una volta apriamo con quella che sembra una buona notizia: un esperimento riuscito di fusione nucleare, una svolta storica, annunciata dal dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, che promette una tecnologia a energia illimitata e pulita.

Come è andata ? Sono stati usati 2,1 megajoule di energia da laser per produrne 3,15, generando oltre il 50% in più di energia rispetto a quella immessa. Ma avrà effetti immediati? No, come ha spiegato lo scienziato Guido Tonelli a Massimo Sideri: «Diciamo che ci vorranno ancora vent’anni almen o . Ci lavoriamo dagli anni Cinquanta e bisogna immaginare questa avventura come una corsa a tappe». Kim Budil , direttrice del Lawrence Livermore National Laboratory, dove è stato condotto il test, aggiunge: «Ci sono ostacoli molti significativi, non solo a livello scientifico ma tecnologico. Con sforzi e investimenti concertati, e alcuni decenni di ricerca sulle tecnologie necessarie, saremo nella posizione di costruire una centrale elettrica». Ma la svolta c’è e ora è solo questione di tempo. (nella foto in alto, una reazione di fusione termonucleare, foto Lawrence Livermore National Laboratory / Ansa)

Il Qatar-gate potrebbe allargarsi

Il caso ormai lo conosciamo. La procura federale belga ha reso pubblica venerdì un’indagine per associazione a delinquere, riciclaggio di denaro e corruzione da parte di uno Stato del Golfo (probabilmente il Qatar, al quale si aggiunge il Marocco). Fermati l’ex eurodeputato del Pd (ora in Articolo 1) Antonio Panzeri , la vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili (socialista greca), suo padre e il suo compagno italiano Francesco G iorgi (ex assistente di Panzeri), la moglie e la figlia di Panzeri, il segretario dell’ong No peace without justice Niccolò Figà Talamanca e il capo della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini (tornato in libertà il giorno dopo). Le accuse e i soldi Il Qatar, che nega, avrebbe versato soldi a parlamentari e altri per influenzare decisioni economiche e politiche del Parlamento europeo, anche in vista dei Mondiali. Nel residence di Bruxelles di Panzeri sono stati trovati due sacchi con 600 mila euro. Nella casa di Calusco d’Adda, dove la moglie e la figlia sono agli arresti domiciliari, la Guardia di Finanza ha trovato 17 mila euro in contanti. Sommati a quelle di Eva Kaili fanno oltre un milione e mezzo di euro . Un giro di mazzette mai visto nell’Unione europea. Giorgi parla La svolta potrebbe arrivare dal compagno di Eva Kaili, l’italiano Giorgi, che ha cominciato a parlare. Come si dice in gergo, il Parlamento trema. Nel senso che se ci sono altri responsabili, non stanno dormendo sogni tranquilli. L’interrogatorio è durato dieci ore . Il blitz bloccato per due mesi Già il 19 ottobre i magistrati belgi erano pronti a partire con gli arresti, come si evince da un decreto di perquisizione emesso dalla procura di Milano. Poi, evidentemente, altre rivelazioni hanno consigliato di attendere. Via Kaili La vicepresidente (una dei 14) Eva Kaili è stata rimossa con 625 sì e un no. Si è invece autosospeso l’eurodeputato Andrea Cozzolino , che pure non è indagato ma per il quale lavora Giorgi. Cozzolino aveva scritto una mail in difesa del Qatar. Il lituano filo iraniano Eldar Ieri, racconta Marco Imarisio, sono stati perquisiti gli uffici di Mamedar Eldar , consigliere di origine lituano, ma di origine iraniana e filo pasdaran, spesso in sintonia con Giorgi. Ma ci sono altri nomi, non indagati, da tenere d’occhio, come Carlo Bittarelli , Michelle Rieu e Giuseppe Meroni . Tutti vicini a Panzeri.

La guerra, un miliardo dalla Francia a Kiev

La conferenza di Parigi in sostegno dell’Ucraina, organizzata da Emmanuel Macron, è stata un successo. Almeno a giudicare dalla somma raccolta dai donatori, 70 tra Paesi e organizzazioni internazionali: un miliardo di euro , contro gli 800 mila euro richiesti da Vladimir Zelensky, collegato in videoconferenza.

Critiche all’Europa, avanti tutta con l’Ucraina • Bruxelles La premier, da quando è diventata tale, non era mai stata così diretta nelle critiche all’Europa. Nel mirino il price cap e le resistenze di Berlino. Riferendo a Montecitorio, sul Consiglio europeo che inizia giovedì a Bruxelles, Meloni ha puntato il dito contro la Commissione europea e le trattative in corso sui tentativi di moderazione del mercato dell’energia: «Le soluzioni sul tavolo al momento sono insoddisfacenti perché inattuabili. Andare in ordine sparso di fronte a questa sfida epocale, pensare che il più forte possa salvarsi a scapito degli altri, non solo sarebbe una illusione ma tradirebbe l’idea di una visione dell’Europa». • Kiev Nessun tentennamento rispetto a una linea data. Guido Crosetto illustra la posizione del governo favorevole all’invio di armi. Passano anche le risoluzioni di Pd e Azione-Italia Viva. «Gli aiuti militari finiranno quando ci sarà un tavolo di pace — spiega il ministro al Senato — non esiste altra possibilità che supportare l’Ucraina affinché possa difendersi e costruire condizioni per un tavolo di pace nel quale non sia l’invasore a dettare le condizioni». No dai 5 Stelle, con Giuseppe Conte che si concentra nella richiesta di tutela delle minoranze russofone.

L’agenda di Putin è vuota, meglio evitare domande Cancellati molti appuntamenti, l’agenda di Vladimir Putin sembra improvvisamente svuotarsi. Non è probabilmente un ripiegarsi intimo del capo russo, né il segno di qualche fantomatica malattia (gliene sono state attribuite decine negli ultimi anni) ma piuttosto una decisione dettata dalla prudenza. Meglio evitare domande scomode. Anche se, racconta Fabrizio Dragosei, tutti gli eventi sono rigorosamente controllati per evitare incidenti.

Decreto antirave ma non solo

Il decreto anti rave ha ottenuto il via libera dal Senato e ora approda alla Camera. La capogruppo di Forza Italia Licia Ronzulli non ha votato, perché contraria all’inserimento nel decreto del reintegro dei sanitari no vax. Ma non c’è stato il temuto smottamento e il testo è passato con 92 sì, 75 no e un astenuto . Resta la reclusione tra i tre e i sei anni per chi organizza i rave. Pene molto alte, criticate dall’opposizione, così come la presenza di norme di altre materie. Si modifica anche la norma spazzacorrotti , escludendo dall’ergastolo ostativo i condannati per reati contro la Pubblica amministrazione, anche se non hanno collaborato. Proteste dei 5 Stelle. Ne scrive Paola Di Caro.

La manovra e l’Europa

Sulla manovra arriverà oggi il verdetto della commissione europea . Secondo le indiscrezioni, si tratterà di un giudizio articolato: non una bocciatura ma neanche una promozione a pieni voti . Bruxelles appare preoccupata in particolare del deficit di bilancio, che la manovra fissa al 4,5% del Pil. Si tratta di un valore border line per la commissione europea. La commissione dovrebbe anche confermare le perplessità sulle norme sul tetto al contante e l’obbligo del Pos . A questo proposito, della telenovela contante, il tetto potrebbe essere fissato a 40 euro . Intanto i gruppi parlamentari della maggioranza lavorano per ridurre gli emendamenti alla manovra : dai 200 segnalati a una sessantina di supersegnalati. Allo stesso tempo il centrodestra ha chiesto alle opposizioni di ridurre i propri emendamenti segnalati da 250 a 150. Obiettivo: velocizzare l’esame in commissione Bilancio della Camera e concentrarsi sulle modifiche che hanno maggiori possibilità di essere approvate. I ritardi nell’attuazione del Pnrr sono ancora molti, come ricorda Fabio Savelli.

Nessuno le vuole, tutte se le pigliano. I tre candidati alla segreteria negano solennemente di volere l’appoggio delle correnti, che sono però essenziali per essere eletti. E che si sono già schierate, come racconta Maria Teresa Meli. Un rituale, quello del no alle correnti, che sopravvive da anni, insieme alle correnti. Da segnalare il colloquio riservato (ma non troppo) che ci sarebbe stato tra Elly Schlein e Maurizio Landini .

L’Iran fuori dalla Commissione Onu sullo status delle donne? Si decide oggi se espellere l’Iran dalla commissione Onu sullo status delle donne . Fuori dal Palazzo di Vetro, intanto, racconta Viviana Mazza, si susseguono proteste, installazioni e dipinti per denunciare la strage dei ragazzi. Che continua, visto che sono molte le condanne a morte che stanno per essere eseguite.

J.K. Rowling per le vittime di abusi (ma non per trans)

J.K. Rowling , la creatrice di Harry Potter, prosegue imperterrita nella sua battaglia a difesa delle donne. La scrittrice britannica ha appena annunciato di avere fondato un centro di accoglienza solo femminile per le vittime di violenza sessuale : perché quella che dovrebbe essere un’ovvietà è invece un gesto polemico e controverso in un clima di «guerre culturali» dove gli attivisti trans si scontrano con le femministe — come la Rowling — che continuano a ritenere che la biologia non sia un’opinione. L’annuncio del servizio di sostegno promosso dalla scrittrice, che avrà sede a Edimburgo, dove lei vive da decenni, arriva nel momento in cui il Parlamento scozzese sta per passare una legge sulla autoidentificazione di genere che consentirà di cambiare ufficialmente sesso sulla base di una semplice dichiarazione.

Archiviati Carrai e la moglie

Promemoria utile, visto che spesso si parla troppo delle indagini, molto delle condanne e poco delle assoluzioni. L’indagine contro Marco Carrai, amico di Matteo Renzi , e della moglie, è stata archiviata per “infondatezza della notizia di reato”. Riguardava le accuse di riciclaggio per l’aeroporto di Peretola . Restano, a chi le ha subite, dice Carrai, la memoria “delle visite notturne della Gdf, le umilianti perquisizioni a mia moglie incinta, la gogna mediatica”.

Medico colpito con un ascia, giallo a San Donato

Un medico del Policlinico San Donato è gravissimo dopo essere stato aggredito. La vittima è Giorgio Falcetto, 76 anni. È stato ferito nel parcheggio dell’ospedale da un uomo che lo ha colpito usando un’accetta dopo una lite. Il suo aggressore, pregiudicato 62enne, è stato fermato a Rozzano, nel Milanese, dopo ore di caccia all’uomo. All’inizio si pensava a una lite per incidente, ma l’uomo ha spiegato di essere stato visitato senza successo dal medico. Visite, però, che non risultano.

Strage di Fidene, quarta vittima E’ morta la quarta donna aggredita da Claudio Campiti , l’assassino di Fidene. Si scopre che ha percepito negli anni scorsi il reddito di cittadinanza. Ma soprattutto continua a non essere chiaro come sia riuscito a prendere la pistola dal poligono di tiro dove era andato prima della strage e dove sia finita una valigetta che era stata presa in consegna. Quello che pare probabile è che abbia premeditato la strage. Caso Orlandi, Agca scrive al fratello

Alì Agca, in carcere per anni per l’attentato a papa Wojtyla, scrive al fratello di Emanuela Orlandi, come rivela Ferruccio Pinotti : «Fu presa in consegna dalle suore, lei accettò il suo destino . Fu una decisione del Vaticano, volevano fare pressioni sul governo italiano». Il caso di Emanuela , cittadina vaticana rapita il 22 giugno 1983, è tornato in questo periodo di attualità a seguito alla serie «The Vatican Girl», con Andrea Purgatori. Agca, oggi 64enne, ormai libero e senza carichi penali pendenti — risiede a Istanbul con la moglie, l’italiana Elena Rossi, classe ’67, due lauree, originaria di Ravenna, sposata nel 2015 — ha contattato il fratello di Emanuela attraverso una lunga lettera, la cui autenticità è stata confermata al Corriere dallo stesso Orlandi. Il quale dice di ritenerla almeno in parte «attendibile» nei contenuti e «degna di ulteriori verifiche».

Foto su Onlyfans, perde il lavoro a Gardaland La 25enne veronese Ilaria Rimoldi , un diploma professionale a Monza in arredamento e design e un contratto a tempo determinato a Gardaland, il parco divertimenti di Castelnuovo del Garda, fino al mese scorso si occupava di «pilotare» le attrazioni e di accogliere i visitatori. Poi si è sparsa la notizia delle sue foto erotiche su OnlyFans e il contratto non le è stato rinnovato. “Questa è una struttura per famiglie”, le hanno detto.

“Che tenevano a scava’” . La storia infinita (27 anni) dei cantieri della linea 6 della metropolitana di Napoli, già cantata da Edoardo Bennato e raccontata ora da Gian Antonio Stella. Giallo Tre giornalisti morti in Qatar in circostanze diverse. Solo un caso? Irama Le sue mille paranoie. Tir fascista A Venezia, un Tir su una chiatta portava in evidenza la scritta “Il Duce”. Sam Bankman-Fried Il guru delle criptovalute: da «nuovo Buffett» all’arresto per truffa. Nuova Zelanda La prima generazione senza sigarette.

Saviano, polemiche su Salvini e Meloni Matteo Salvini non sarà parte civile. Non farà parte del processo contro Roberto Saviano per il ritardo con cui ha avanzato la richiesta nel procedimento in cui lo scrittore è imputato per diffamazione per aver definito «bastardi» l’allora ministro dell’Interno e l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni in relazione alle politiche anti immigrazione. La premier, parte lesa, non compare nella lista di persone da ascoltare presentata dal pm Pietro Pollidori . Saviano commenta così : «È incredibile , non è stata chiamata dal pm né dalla parte civile. Io mi ritroverò a dover rispondere del reato di cui mi accusano e non ci sarà la possibilità del confronto con il primo ministro che probabilmente teme una certa debolezza in questo processo perché, qualora ascoltati, dovranno comunque rispondere delle scelte politiche fatte in questi anni che sono la materia del mio giudizio dato nei loro confronti». Argentina in finale L’Argentina è la prima finalista del Mondiale di Qatar 2022. Batte, dominando, la Croazia per 3-0 nella prima semifinale. Messi segna il primo gol su calcio di rigore per un fallo del portiere croato Livakovic su Alvarez ed è poi lo stesso talento (classe Duemila) del Manchester City a siglare il raddoppio dopo cinque minuti. Nel secondo tempo Alvarez sigla la doppietta. L’Argentina ora sogna la terza coppa del Mondo dopo 36 anni di attesa dall’ultima vittoria. Sfiderà in finale la vincente tra Francia e Marocco (oggi alle 20). Qui le pagelle della partita.

Corriere della Sera, mezzo milione di abbonati digitali

Una notizia che ci riguarda. Il Corriere della Sera raggiunge i 500mila abbonati digitali (in crescita del 30% rispetto a dicembre 2021) e si conferma primo sito di informazione in Italia con 28,1 milioni di utenti medi nei primi nove mesi 2022, preceduto solo dalle grandi piattaforme OTT (streaming), oltre che quotidiano leader per diffusione (262.915 copie cartaceo + digitale, ADS settembre 2022).

(In sottofondo, The unconquered vulnerable areas , della pianista-compositrice Marta Sánchez , nata e cresciuta a Madrid e vissuta a New York, alla guida di un quintetto che rievoca atmosfere alla Lennie Tristano e Carla Bley. La trovate nella nostra playlist, Il Punto 2022 Corriere della Sera)

Grazie per aver letto Prima Ora e buon mercoledì. Se vi va, scriveteci: gmercuri@rcs.it, langelini@rcs.it, etebano@rcs.it, atrocino@rcs.it)

L’Europa che è stata costruita, realizzando obiettivi un tempo inimmaginabili come la nascita di una moneta unica e l’abbattimento delle frontiere interne , sta affrontando una tempesta che rischia di travolgerla. Non è il caso di minimizzare, ma di cercare i rimedi. Il Qatargate obbliga a ripensare tutto, perché manda in frantumi la qualità principale di un progetto condiviso: la trasparenza. Se viene meno la trasparenza tremano i valori democratici. Se entrano in crisi i valori democratici non c’è niente di scontato nel futuro di tutti.

I sacchi trovati nell’appartamento della vice presidente del Parlamento europeo , la socialista greca Eva Kaili (mentre la tela della corruzione si allarga di giorno in giorno, con l’ex eurodeputato del Pd e di Articolo 1 Antonio Panzeri nella parte apparente di protagonista, rivelando la malattia di una delle grandi famiglie politiche che questo progetto hanno contribuito a realizzare) contengono dinamite, non solo denaro. Quanto è accaduto è ancora più grave perché intacca contemporaneamente la visione dei padri fondatori, il funzionamento delle istituzioni e la percezione dei cittadini. (continua qui)

Gli ucraini hanno nella cultura popolare una parola intraducibile , che però descrive bene l’approccio di vasta parte dell’opinione pubblica occidentale alla guerra d’aggressione russa: poluda. In certe loro favole nere, il diavolo si diletta a offuscare con questa sorta di cataratta gli occhi di chi vuole ingannare, spiega Oksana Zabuzko nel libro «Il viaggio più lungo», compendio della nostra cecità di fronte all’imperialismo putiniano. Le parole talvolta si rincorrono nel tempo e nello spazio , così svelandocisi appieno. Mosca prepara un inverno di fame e gelo per piegare milioni di ucraini. E ieri il presidente Zelensky ha chiesto ancora aiuto all’Occidente paventando altri attacchi missilistici alle infrastrutture volti a «provocare nuovi blackout». In un contesto così estremo, la poluda richiama molto da vicino il senso del ciecopacifismo di cui parlava vent’anni or sono Giovanni Sartori. Si tratta di quella tenebra che ottunde chi, «tutto cuore e niente cervello», rifiuta qualsiasi guerra, anche quella difensiva, anche quella che servirebbe a fermare un assassino quando questi compie i suoi misfatti proprio sotto il nostro sguardo. I pacifisti degli anni Trenta «hanno aiutato Hitler a imporsi», annotava il grande politologo. (continua qui)

A mmesso che siano stati i disinvolti nababbi quatarioti a svuotare barili di banconote nei sacchi di juta di vari italiani , italo-belgi per emigrazione e italo-greche per amore tutti nel giro dell’Europarlamento, chi mai avrà messo in testa ai corruttori che i nostri connazionali potevano essere più aperti rispetto ai danesi o ai finlandesi nei confronti degli aspiranti distributori di mazzette? C’è poco da buttarla sull’ironia: chi odia gli stereotipi razzisti contro gli italiani (la pistola sul piatto di spaghetti di una rivista tedesca, la prima pagina del Süddeutsche Zeitung con un vecchio e malconcio stivale da donna intitolata «Stivale puzzolente», le malignità sul comandante Schettino additato a simbolo della superficialità di tutti noi?) vive con fastidio intollerabile il coinvolgimento di tanti politici e para-politici e lobbisti nostrani in queste oscene vicende di tangenti. E si chiede fino a che punto tanti connazionali non abbiano contribuito a far crescere questo osceno stereotipo dando sempre minore importanza alla corruzione al punto di scandalizzare Papa Francesco che pochi anni fa attaccò frontalmente il corruttore: «Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto! Ma quest’uomo, amministratore, come lo portava? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti hanno ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perché il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità!». La classifica di Transparency dal 1995 a oggi , del resto, dice tutto: la percezione di vivere in un Paese corrotto, tra gli italiani, cala e cresce, cala e cresce ma neppure una volta il nostro è riuscito a entrare nella trentina dei Paesi più virtuosi. Neppure una. Con danni pesanti per tutti i cittadini perché, come scrive ne L’Atlante della corruzione Alberto Vannucci, «La corruzione 1) demolisce la fiducia dei cittadini e la coesione sociale 2) lede il principio di uguaglianza 3) distrugge la giustizia sociale 4) contraddice il principio di trasparenza e non crea allarme sociale 5) mina la decisione pubblica e orienta i procedimenti legislativi 6) distorce la competizione politico-elettorale 7) espone il politico al ricatto 8) favorisce l’incompetenza a scapito del merito 9) rafforza le mafie 10) uccide». Ce la meritiamo, la pioggia di battutine insultanti di questi giorni? Mah... Certo non basta indignarsi contro chi ridacchia .. .

Caro Aldo, la tragedia nella riunione condominiale è terribile. Se penso all’aggressività di molte persone solo perché altri non sono d’accordo con loro, mi vengono i brividi. Certo, l’uomo che ha sparato e ucciso le tre donne doveva avere grossi problemi che tutti i condomini conoscevano. Ma in generale, mi pare che ci si debba preoccupare anche per molto meno. Cosa siamo diventati? Genny Rossi Ogni giorno ormai si sentono queste cose. Vuoi per problemi di lavoro vuoi per problemi di famiglia vuoi per la depressione che colpisce ormai tante persone. Molti si tolgono la vita. O la tolgono agli altri pensando di risolvere tutto. Mario Repaci Cari lettori, la riunione di condominio finita a colpi di pistola chiude e corona un periodo in cui sulle strade di Roma sono morte nove persone in dieci giorni. Sull’incidente in cui è stata travolta da un Tir Alessia Sbal grava addirittura l’ombra di un omicidio; e se dalle indagini emerge che il camionista probabilmente non l’ha fatto apposta — e ci mancherebbe — resta comunque un crimine, per quanto colposo. Una storia analoga, accaduta a fine novembre a Milano — un rider investito da un’auto prontamente scomparsa — è stata ricostruita l’altro ieri da Federico Berni sul Corriere. Vi chiederete: cosa c’entra il pazzo che spara ai condomini con gli incidenti stradali? Temo ci sia una radice comune, che è il degrado dei rapporti umani . Guidare con in mano il cellulare, come fanno spesso pure gli autisti dei trasporti pubblici, è una mancanza di rispetto meno grave ma altrettanto pericolosa che rivolgere un’arma contro altre persone. Questa sensazione amara che ci accompagna da anni — la cortesia confusa con la debolezza, l’educazione considerata un orpello spagnolesco che non usa più — si sta esacerbando sempre di più. Si comincia tollerando le piccole cose, e si finisce con il subire le grandi. (È un degrado che si coglie ad esempio passeggiando per Milano la domenica mattina, sui marciapiedi lordati nella notte). Ovvio che si tratta di gradi diversi, di responsabilità non paragonabili. Ma se si parte dall’idea che le cose di tutti non sono di nessuno, che gli altri non esistono, che il rispetto è abolito, che l’impunità è assoluta, allora per strada può succedere davvero di tutto. L’Italia non è un Paese violento. È un Paese aggressivo. E il conto lo paghiamo tutti, ogni giorno. Spesso è il destino a decidere chi deve pagare il conto più alto.

Il medico aggredito con un’accetta nel parcheggio del Policlinico di San Donato Milanese si era permesso di protestare con lo sconosciuto che aveva tamponato la sua auto in sosta. Nelle nostre vite sorvegliate e blindate, gli incontri più pericolosi ormai si fanno al volante, una delle poche situazioni in cui ci capita ancora di incrociare degli estranei. E una categoria particolarmente insidiosa di estranei, benché sembri un paradosso, sono certi vicini di casa: l’assassino di Fidene che fa una strage in assemblea, quello di Chioggia che uccide un pensionato per un pestone involontario.

Tra ingorghi e pianerottoli ciascuno di noi ha un’esperienza da raccontare, sebbene dall’esito meno drammatico. Tempo fa, un’auto mi ha tagliato platealmente la strada. Non ho nemmeno imprecato (avevo i bambini a bordo), mi sono limitato ad allargare le braccia e a ridere. L’automobilista ha inchiodato ed è sceso correndo verso la mia macchina con un bastone di ferro in mano, lasciandomi appena il tempo di imboccare una viuzza laterale. Poi si scopre che l’aggressore del medico era un pregiudicato, che lo stragista condominiale non aveva mai superato la morte del figlio. C’è sempre una ragione che tenta di spiegare tutto, dopo. Ma prima? In attesa di idee migliori, cercherò di attenermi al consiglio che la mamma di «Wonder» consegna al suo bambino: «Tra la ragione e la gentilezza scegli sempre la gentilezza». Anche se, talvolta, neppure quella riesce a spegnere la suscettibilità di un ego malato.